L’antica chiesa plebana e collegiata di S. Genesio, che custodisce la
pila romanica del fonte battesimale, ha evidentemente origini remote.
Gli scavi archeologici del 1997 hanno portato alla luce un’area sacra,
con un primitivo sacello a pianta circolare circondato da sepolture,
sopra la quale poggiano diversi strati di fondamenta e di pavimentazione
della chiesa, più volte ricostruita nel corso del Medioevo, disseminata
di sepolcri e munita di un’abside semicircolare rivolta ad oriente.
L’attuale struttura della prepositurale risale al 1878-88, quando venne
ampliato il precedente edificio rovesciandone l’orientamento, affiancato
da un nuovo campanile eretto nel 1892. All’interno della navata si
distinguono l’altare del Crocifisso (1785) e l’organo di Pietro
Bernasconi (1882).
Dell’originario complesso religioso della pieve non rimane nulla, dopo
la demolizione dell’antica ed ampia canonica situata a settentrione
della chiesa e delle vecchie abitazioni antistanti.
Luogo di particolare devozione è la chiesa della Madonna in Campagna,
che si trova ai limiti orientali del paese; edificata nel 1522, venne
dotata di sacrestia nel 1751, del pronao nel 1937 e del campanile alla
fine dell’ultima guerra. Svolge la funzione di pala d’altare un affresco
quattrocentesco raffigurante la Madonna del Latte, forse appartenente
alla originaria chiesa di S. Nazaro, che sorgeva al posto di quella
attuale. Notevoli sono gli affreschi sulle pareti datati 1551 e 1674
nonché il paliotto in cuoio bulinato e decorato, pregevole prodotto
dell’arte veneta del Settecento con l’immagine della Madonna dell’Aiuto.