Il 9 giugno 1164 l’imperatore Federico Barbarossa nominava feudatario
della pieve dairaghese Rainaldo di Dassel, arcivescovo di Colonia e
arcicancelliere dell’impero. Rainaldo morì a Roma nel 1167 e proprio
sulle terre infeudate al maggior sostenitore della politica
dell’Imperatore, l’esercito del Barbarossa venne sconfitto nella
battaglia di Legnano, combattuta il 29 maggio 1176 sui campi situati a
nord-est di Dairago.
La pieve ebbe una considerevole importanza nell’organizzazione religiosa
e civile del territorio; alla fine del XIII sec. furono elencate nella
pieve dairaghese ben 46 chiese poste ad Arconate, Bienate, Borsano,
Buscate, Busto Garolfo, Castano, Castelletto, Cuggiono, Dairago, Induno,
Inveruno, Magnago, Nosate, Padregnano, S. Antonino, Turbigo, Villa
Cortese.
La chiesa di Dairago, inizialmente l’unica parrocchia di tutto il
territorio pievano, col passare dei secoli vide diminuire la propria
importanza, in quanto le chiese a lei soggette divennero gradualmente
sede di parrocchie autonome.
All’inizio del XV sec. il “capitolo intrinseco” della chiesa di S.
Genesio era composto da 7 canonici, mentre il “capitolo estrinseco” era
formato dai rettori delle 12 parrocchie della pieve: Arconate, Borsano,
Buscate, Busto Garolfo, Castano (con due rettori porzionari), Cuggiono,
Dairago, Inveruno, Magnago, Padregnano e Turbigo. Gli altri paesi
dipendevano in campo spirituale dai centri vicini: Bienate, S. Antonino,
Tornavento e Vanzaghello erano sottoposti a Magnago; Induno, Malvaglio e
Robecchetto a Padregnano; Nosate a Castano, Villa Cortese a Dairago.
Il capitolo dei canonici residenti venne soppresso nel 1454 e con i
redditi ad esso spettanti, il 13 marzo 1455, furono erette le
cappellanie di S. Alessandro e di S. Giovanni Evangelista, con l’obbligo
per i cappellani di esercitare la cura d’anime a Dairago e a Villa
Cortese.
Molti dei prevosti e dei canonici che si succedettero in S. Genesio dal
XIV al XVI sec. appartennero alla famiglia Della Croce, una casata
dairaghese da cui discese Francesco della Croce (1391ca.-1479) prevosto
di Dairago, primicerio della cattedrale e vicario dell’arcivescovo di
Milano.