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Memorie: Fiorenzo Pizzoli e Mario Mocchetti

Fiorenzo Pizzoli e Mario Mocchetti

Da Dairago in Grigioverde. Bollettino del Fascio di Combattimento di Dairago n. 4, aprile 1942.
"DAIRAGO IN GRIGIOVERDE" nel Deserto Marmarico.
"Il ghibli si è levato dal sud, e soffia impetuoso, sollevando nuvole di sabbia. La battaglia della riscossa è iniziata con il preludio del classico vento africano.
Pare che il deserto voglia essere anch'esso presente alla lotta con il suo alito di fuoco.
Avanti stanno le nostre forze corazzate, le nostre batterie sono in azione da ore, una tempesta di fuoco miete nei ranghi gli Indiani generosamente sacrificati dai comandi britannici. Le ali dell'Asse passano a volo radente, mitragliando fulminee il nemico in ritirata. In ordine sparso per proteggersi dalle eventuali insidie aeree avversarie una nostra autocolonna di rifornimento sfidando ogni pericolo, avanza sulle nuove posizioni portando armi, munizioni, ai nostri reparti infiltratisi nello schieramento nemico. Ogni tanto qualche granata viene avanti, urlando, piombando in mezzo ai nostri autocarri, ma nulla li arresta, debbono giungere a tutti i costi. L'autocolonna arriva finalmente ad un campo di nostre forze corazzate, i coperchi dei carri si alzano ed escono i baldi carristi dell'Ariete, visi stanchi, fradici di sudore, ma i loro occhi limpidi e vivaci ci dicono con quale entusiasmo ed abnegazione hanno tenuto fronte al nemico che ora volge in fuga. Scendono, si abbracciano, si raccontano azioni su azioni, e poi di corsa alla colonna di rifornimenti, vi è anche la posta tanto aspettata e grande balsamo per tutti questi prodi combattenti.
Un autiere approfitta di un momento di riposo e appoggiato al volante legge con interesse un giornaletto, un carrista gli passa vicino e volgendo lo sguardo vede l'intestazione del giornale «DAIRAGO IN GRIGIOVERDE», è stanco e gli pare di sognare, il nome della sua DAIRAGO!
Ma è vero ciò? Dalla sua gola arsa di sete esce a stento un richiamo all'autista; questi si volge e:
Ciao PIZZOLI, come tu tra i carristi dell' Ariete? Ma guarda chi si vede, tu sei MOCCHETTI, e da quando sei in Africa? I due dairaghesi trovatisi nel deserto si abbracciano affettuosamente.
PIZZOLI - Ma dimmi, Mocchetti, che giornale è questo che porta il nome della nostra Dairago?
MOCCHETTI - È il bollettino mensile del nostro FASCIO DI COMBATTIMENTO che ogni mese immancabilmente mi mandano i miei famigliari. È molto interessante, porta notizie del nostro paese, vi è la sottoscrizione popolare per l'invio dei pacchi a tutti noi in armi. Ma porta pure una dura notizia: il nostro caro e buon Dottor ZERBI è caduto a Tobruk nel gennaio dell'anno scorso; guarda come è naturale in questa sua fotografia.
Pizzoli prende il giornale e sofferma la sua attenzione sull' effige del Dott. ZERBI.
Povero e buon Dottore, te lo ricordi Mocchetti quando era Ispettore di Zona dei FF.GG. e veniva ai corsi premilitari ad ispezionarci? Con quel suo caratteristico passo, con quella sua parola consigliatrice. Mai lo potremo dimenticare.
I due continuano la lettura degli articoli, quando passa accanto a loro un Ufficiale dell'Ariete.
Posta ragazzi? Sì, signor Tenente, ma abbiamo anche il giornaletto del nostro paese.
Fatemi vedere risponde il superiore, e sfogliando il giornale legge lo stato di servizio nel Partito del Dott. Zerbi e chiede ai due particolari di questo volontario caduto per il trionfo della nostra causa. Il Tenente legge pure l'articolo per la raccolta dei fondi «PRO PACCHI AI MILITARI», e chiede al carrista dove si trova Dairago.
CARRISTA - È nelle vicinanze di Busto Arsizio e Legnano, ma in provincia di Milano.
TENENTE - È grosso il tuo paese?
CARRISTA - No, signor Tenente, non raggiungiamo i duemila abitanti, ma tutta brava gente, che per la Patria ha il cuore grosso come il mio carro armato.
TENENTE - Bravi ragazzi, mandate i miei auguri a «DAIRAGO IN GRIGIOVERDE», ed ora sotto ai rifornimenti, tra poco si parte ed al nemico non bisogna dare tregua.
Pizzoli e Mocchetti si abbracciano e si lasciano, ma il carrista Pizzoli ritorna di corsa dal compaesano e gli dice: Mocchetti, fammi un grande favore, cedimi il giornale, lo porterò nel mio carro che saprà degnamente vendicare il nostro Dottore. Giuro a te e a tutti i Dairaghesi che sarà vendicato.
L'autista Mocchetti gli consegna il giornale e lo abbraccia affettuosamente. «DAIRAGO IN GRIGIOVERDE» parte per le azioni di guerra, è in dotazione di un carrista di fegato, che saprà vendicare il buon Dottore dei Dairaghesi".